Tempo di lettura: 5 minuti

Le avventure che ci affascinano, sono quelle che ci fanno cullare il sogno di andare oltre ai nostri limiti.

Per questo trovo avvincente il Trofeo Mezzalama. Sarà per la tecnica sciistica (che non ho!), sarà per la performance fisica (che ottenere mi costerebbe fatica!), sarà per la confidenza con l’altitudine e i passaggi in cresta innevati (che col passare degli anni sento venir meno!), sarà per il panorama mozzafiato (che mi riempe sempre di stupore e gratitudine!).

Mi affascina che 300 equipaggi di 3 persone siano pronti, all’alba, a Cervinia (altitudine 2000 m.), per percorrere 45 km sul filo dei 4.000 m., con o senza sci ai piedi, un dislivello in salita di 2.862 m. e in discesa di 3.145 m..

Mi affascina soprattutto che il regolamento faccia assoluto divieto ai vari team di continuare la gara se almeno 1 componente è costretto a ritirarsi, difficoltà fisica o tecnica che sia. Mi piace pensare che la corda che, obbligatoriamente, deve legare l’equipaggio in alcuni tratti, sancisca quell’unione la condizione ottimale per affrontare al meglio lo sforzo del Mezzalama. Che chi potrebbe, apparentemente, condizionare la performance, non possa essere lasciato indietro, perchè parte di un equilibrio che consente di vivere in pienezza l’esperienza.

Come il Trofeo Mezzalama, anche la strategia necessita che il suo ‘equipaggio’ arrivi compatto al traguardo.

I membri del team strategico sono: SOGNO,ORDINE e AZIONE. Quando sono allineati abbiamo una dinamica COERENTE, che può svilupparsi in pienezza.

Proprio quella coerenza di cui parlavo in ‘Più facile trovare il Sacro Graal che la strategia giusta’.

Sogno, ordine e azione sono i vertici di un triangolo archetipo:

  • SOGNO: è la Vision e la Mission che guida l’azienda. Non quella teorica scritta sul sito web, ma quella viva. Quella che diventa comportamenti, spinta dall’insieme di valori e patrimonio emotivo che spinge a mettersi in gioco in una direzione, piuttosto che in un’altra;
  • ORDINE: è quel processo che punta a dare struttura al sogno. A renderlo qualcosa di tangibile, con dei punti di riferimento concreti. E’ come l’azienda si organizza per cambiare in meglio, come progetta.
  • AZIONE: è l’iniziativa, lo sporcarsi le mani perchè il sogno diventi, il più possibile, realtà.

Quando non è allineato questo triangolo? Quando la strategia non può essere coerente?

  • quando non ha come riferimento un Sogno, cioè la speranza di arricchire la nostra vita. Quindi sarà legata ad un BI-SOGNO, cioè alla necessità di colmare un vuoto;
  • quando non sarà in Ordine, cioè saremo di fronte ad una situazione poco leggibile, senza punti di riferimento concreti e con confini non chiari, cioè DIS-ORDINE;
  • quando non sarà frutto di un’iniziativa, quindi di un’Azione stimolata dall’interno, ma da input esterni, e quindi sarà una RE-AZIONE.

La peggiore strategia che possiamo mettere in campo, la più incoerente, è quella che mette assieme almeno uno tra BIS-OGNO, DIS-ORDINE e RE-AZIONE.

Di solito capita in situazioni dove:

  1. (bi-sogno) ‘Vision, Mission, emozioni…tutte cavolate, buone per i consulenti, dai avanti, come raggiungiamo il budget?’;
  2. (dis-ordine) ‘Wow, che bella idea che abbiamo avuto, domani mattina faccio qualche telefonata a qualche cliente!’
  3. (re-azione) ‘Hai visto la promozione che hanno fatto i nostri concorrenti? Dobbiamo assolutamente fare qualcosa!’.

Quando invece Sogno, Ordine e Azione rimangono legati e arrivano assieme al traguardo, genereranno un’identità coerente, unica, armoniosa e distinguibile. Saranno il naturale e ottimale punto di equilibrio tra le sfide/opportunità e i nostri punti di forza. Proprio come scrivevo in ‘La tua strategia è chiusa nel cassetto? Appendila!’

Come fare? Basterà allineare in modo coerente i 3 tool nella foto: 

  1. Culture Map: per individuare, partendo dai comportamenti, i valori che caratterizzano l’azienda;
  2. Business Model Canvas: per sistematizzare questi valori e farli diventare un processo di creazione del valore da farsi riconoscere dal mercato. Quando il focus non è sul modello di business ma sulla creazione e commercializzazione di un prodotto/servizio, potrebbero essere utili anche il Value Proposition Canvass e l’User Centered Design Canvass.
  3. Lean Startup Tool: per dare concretezza alle nostre iniziative e imparare strada facendo.

Anche per gli scettici, ‘il fumo diventerà arrosto’.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *